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ROMEO E GIULIETTA

 

Regia e adattamento drammaturgico di Manuel Renga

Con Valerio Ameli, Francesca Muscatello,
Denise Brambillasca, Antonio Valentino, 
Daniele Profeta


Musiche originali di Francesco Lori


La nuova produzione CHRONOS 3 per la stagione 2018 è Romeo e Giulietta. La nostra compagnia parallelamente al percorso sulla drammaturgia contemporanea
che caratterizza gran parte delle nostre stagioni, segue un percorso di riscrittura di testi classici con l’obiettivo di scoprire qual è la loro forza oggi, quali i messaggi che ancora ne scaturiscono.
Fanno parte di questo percorso alcuni spettacoli nati dopo il lavoro con il Maestro Dario Fo come Mistero Buffo e Altre Storie di Dario Fo e Franca Rame (2015) e altre riscritture di testi classici come Gli innamorati di C. Goldoni (2016) e Decameron di G.Boccaccio (2017).
Ma nessuno ha vissuto davvero il teatro se non ha fatto un viaggio attraverso le passioni e i misteri del testo più famoso di William Shakespeare: Romeo e Giulietta.
L’adattamento drammaturgico preserva in toto il linguaggio e la poesia shakespeariana, oggetto di studio e di approfondimento della compagnia, ma adatta le scene per 5 attori – cantanti. A fianco di Romeo e Giulietta, perno intorno a cui ruota come un grande ciclone tutta la storia, gli altri tre attori comporranno scene, daranno corpo e voce ai personaggi come pennellate in un grande affresco.
E i due giovani, tenteranno, di farsi strada in mezzo alla giungla che il bardo chiamava Verona, e che noi chiamiamo Vita.


PERCHE’ AVETE SCELTO QUESTO TESTO?
Perché è un testo eterno. E’ un testo che parlava allora come parla oggi, anzi urla oggi. E’ la più alta e suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore che lascia spazio all’eterno contrasto con la parola, fra ciò che si dice e ciò che si prova davvero. La tragedia di due adolescenti che adeguano il loro sentimento alla parola,
piuttosto che il contrario. Una favola d’Amore e Morte amara, ambigua, visionaria e
crudelissima, ma non priva di ironia. E soprattutto profondamente contemporanea.

PERCHE’ METTERLO IN SCENA OGGI?
Perché proprio oggi come allora i giovani immortali di Shakespeare intrappolati come in una tragedia antica tra due famiglie nemiche, cercano di modellare un nuovo mondo in mezzo alla violenza delle vecchie scelte. Un nuovo mondo in cui credono e che li spinge verso un confronto finale con il destino.
Quanto ci appartiene la storia dei due amanti di Verona. Quanto bisogno c’è oggi di un amore puro, sincero e totale come il loro? Quanto bisogno c’è di qualcuno che provi a modellare un mondo un po’ migliore di quello in cui viviamo?

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